
In occasione degli Stati Generali della Prevenzione, la Commissione di albo nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro lancia un appello alle istituzioni: «È tempo di riportare la prevenzione al centro delle politiche sanitarie. Il tempo delle analisi è finito. Occorrono investimenti, risorse e una visione chiara».
Nonostante la prevenzione sia riconosciuta dalla Legge 833/78 come funzione essenziale del Servizio Sanitario Nazionale, oggi rappresenta appena il 5% della spesa sanitaria – e con ogni probabilità nemmeno questo obiettivo viene realmente raggiunto. A fronte di oltre 680.000 operatori del SSN, meno di 10.000 sono impiegati stabilmente in attività preventive, quando dovrebbero essere almeno 34.000 se si volesse rispettare coerentemente la quota del 5%.
«Nelle scuole, nelle aziende, nei territori, la presenza di figure specializzate è spesso assente o sostituita da soggetti improvvisati. Così la prevenzione viene svuotata di significato», denuncia la Commissione. Le conseguenze sono chiare: disomogeneità regionale, azioni frammentarie, inefficienze, disuguaglianze.
La Commissione evidenzia inoltre i rischi sistemici che si profilano all’orizzonte: l’invecchiamento rapido della popolazione, il crollo demografico, la crisi climatica, la rivoluzione digitale e l’isolamento sociale. Tutti fattori che renderanno nei prossimi anni ancora più necessaria una capacità preventiva diffusa, strutturata, competente. In assenza di un intervento deciso e tempestivo, questi fenomeni rischiano di convergere e generare una crisi sociale e sanitaria che il sistema non sarà più in grado di gestire.
Le proposte concrete avanzate dai Tecnici della prevenzione:
- raggiungimento reale del 5% di spesa sanitaria vincolata alla prevenzione;
- rafforzamento della presenza territoriale dei professionisti della prevenzione;
- aumento dei posti nei corsi di laurea in Tecniche della prevenzione;
- monitoraggio trasparente delle attività preventive a livello nazionale;
- integrazione stabile con medici, infermieri, scuole, enti locali e imprese.
«Abbiamo gli strumenti, abbiamo le competenze, ma servono scelte politiche chiare. Prevenire significa agire oggi per evitare le emergenze di domani».
16 giugno 2025
Commissione di albo nazionale dei Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro