Oggi, presso l’Istituto superiore di sanità (ISS), si è svolto l’evento celebrativo per la V giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita, organizzato dalla Federazione nazionale degli Ordini dei tecnici sanitari dei radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (FNO TSRM e PSTRP), in collaborazione con la Federazione nazionale degli Ordini della professione di Ostetrica (FNOPO) e l’Associazione di promozione sociale Cittadinanzattiva.
Un’iniziativa con l’obiettivo di scrutare il sistema sanitario sotto una nuova luce – quella di chi lo vive ogni giorno. Questo approccio ha posto al centro delle discussioni le esperienze e le opinioni delle persone assistite, delle loro famiglie e dei caregiver, ma non si ferma qui: coinvolge anche il punto di vista degli operatori sanitari che dedicano le loro giornate al campo della salute.
Il valore di questo approccio è duplice. Da un lato, permette di identificare le esigenze e le preferenze delle persone assistite e delle loro famiglie, migliorando così la qualità delle cure offerte. Dall’altro, coinvolge gli operatori sanitari in un processo di miglioramento continuo, incoraggiando la collaborazione e la condivisione delle buone pratiche.
Al convegno è intervenuto anche il neo Commissario dell’ISS e futuro Presidente dell’Istituto, il Prof. Rocco Bellantone, che ha ringraziato le professioni sanitarie per il lavoro che quotidianamente svolgono, in ambito di umanizzazione delle cure: «Le professioni sanitarie hanno un ruolo fondamentale nel percorso di cura, sono professionisti che hanno una prossimità con il malato che è essenziale anche nell’adesione alla terapia. L’umanizzazione della medicina ha avuto spesso il loro volto, dobbiamo ringraziarli perché più di tutti ci hanno insegnato a curare il malato prima della malattia».
«In un mondo in costante evoluzione, la salute è un bene inestimabile che coinvolge direttamente le persone assistite, le loro famiglie, i caregiver e gli operatori sanitari. – ha commentato Teresa Calandra, Presidente FNO TSRM e PSTRP, che continua – Un approccio sempre più rilevante e necessario per comprendere appieno il sistema sanitario del nostro Paese è quello di ascoltare le voci di coloro che lo sperimentano in prima persona e partecipano attivamente al percorso di cura. Il coinvolgimento degli assistiti e delle famiglie non è solo un valore aggiunto, tuttavia rappresenta un elemento essenziale per la promozione della sicurezza dei cittadini, giornate di confronto come queste ci aiutano a costruire una sanità più sicura, efficiente ed equa per tutti».
La giornata nazionale per le cure sicure si celebra in contemporanea con il World Patient Safety Day iniziativa promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). La ricorrenza mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e a promuovere azioni concrete per migliorare la sicurezza delle persone nell’ambito delle cure, al livello globale. Il monito scelto per quest’anno è “Eleviamo la voce delle persone assistite!” ed è proprio da questo concetto che ha preso spunto il convegno odierno. A tal proposito Silvia Vaccari, Presidente FNOPO, ha ribadito l’importanza della cooperazione tra vari soggetti per migliorare la salute: «Insieme a tutte le professioni sanitarie e socio-sanitarie, così come agli assistiti stessi, ci uniamo per sottolineare il ruolo fondamentale che il cittadino riveste nel percorso di cura. Il nostro impegno è quello di collaborare per migliorare, personalizzare e rendere sempre più efficace questo percorso. Centrali in questa nuova prospettiva sono il concetto di affidamento tra la persona assistita e il professionista».
Il coinvolgimento attivo delle persone assistite e delle loro famiglie nel sistema salute non è solo un atto di partecipazione, ma si traduce in un impatto significativo sulla sicurezza per gli individui e sull’efficienza delle cure, come affermato da Valeria Fava, Responsabile coordinamento politiche per la salute di Cittadinanzattiva: «Vogliamo che cittadini e operatori sanitari si vedano sempre più a fianco anche per garantire la qualità e la sicurezza delle cure. Promuovere il dialogo, la sinergia tra professionisti e la partecipazione nei percorsi di governance aiuta a promuovere e implementare cure di qualità».
L’OMS riporta che tale partecipazione consente una riduzione degli errori in sanità fino al 15%, producendo due risultati importanti: maggiore salvaguardia di vite umane e contrazione dei costi. La riduzione degli errori e dei danni significa meno ricoveri ospedalieri, meno procedure costose per la correzione degli errori e un miglior utilizzo delle risorse sanitarie.
All’evento hanno preso parte i rappresentanti delle Federazioni e Consigli nazionali delle professioni sanitarie e sociosanitarie, organizzazioni di cittadini e assistiti e altre Istituzioni, tra cui Federsanità ANCI.
L’iniziativa di oggi ha stimolato un dialogo costruttivo tra persone, famiglie, professionisti sanitari e decisori politici. L’obiettivo è stato quello di co-progettare politiche sanitarie e interventi di sicurezza basati sulle esigenze e le preferenze delle persone assistite, contribuendo così al miglioramento della sicurezza sanitaria su scala globale.
In un mondo in cui la salute è una priorità globale, ascoltare e comprendere le esperienze di coloro che vivono il sistema salute in prima persona è fondamentale per garantire la qualità delle cure e il benessere di tutti i soggetti coinvolti. Questo approccio partecipativo rappresenta un passo importante verso un sistema sanitario sempre più centrato sulle persone e orientato al miglioramento continuo.
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